lunedì 30 settembre 2013

Pane alle erbe aromatiche delle sorelle Simili

Sabato sera, un tranquillo sabato in famiglia con il papà che legge una favola alle due manine ed io, dopo aver trascorso il pomeriggio "nelle cucine"  fra il  pane alle erbe aromatiche delle sorelle Simili e bignè, mi metto a sfogliare le pagine solo all'apparenza fredde di un blog. Mi sono imbattuta  in un blog di cucina e non solo. Ricette si,tante e buone!!  ma anche vita vissuta e condivisa di una persona speciale che ho sentito da subito vicina per il modo di intendere l'esistenza. Leggere ed emozionarsi è stato tutt'uno!  Un fiume di riflessioni mi hanno poi accompagnato tutta la sera.Vero, se inizi a fare un passo ti ritrovi a far lunghe camminate, la felicità non è uno stato di grazia, è una conquista quotidiana che puoi raggiungere nonostante tutto ! Lo so bene io, lo sanno bene tante persone che vedi sorridere non solo con la bocca ma con il cuore e con gli occhi perché, fortunatamente non sempre è così , ma più spesso lo è , chi ha avuto trascorsi non semplici ed ha saputo affrontarli in maniera sana riesce a munirsi di occhiali speciali attraverso i quali il mondo ha contorni più definiti.
Così capisci che un blog  può non avere come solo scopo scambiarsi ricette ma  può diventare una piazza virtuale in cui le persone si danno appuntamento per aprirsi e confrontarsi. Ed è con questo auspicio che vi lascio la ricetta di oggi.
 Si tratta del pane alle erbe aromatiche delle sorelle Simili. Un nome, una garanzia! Un pane profumatissimo che ho portato ad un pranzo in compagnia di amici ed abbiamo quasi finito prima che il pranzo stesso iniziasse. Vi auguro una buona settimana ed una BUONA RICETTA ovviamente!

Ingredienti:

  • 500 gr. farina 00
  • 150 gr. farina integrale
  • 370 gr. acqua circa
  • 25 gr. lievito di birra
  • 3 cucchiai di basilico spezzettato
  • 2 cucchiai di prezzemolo tritato
  • 1/2 spicchio d'aglio piccolo tritato
  • 1 rametto di timo fresco facoltativo
  • 2 cucchiai d'olio
  • 2 cucchiaini di sale
  • uno stampo ad anello di circa 25-26 cm
Procedimento:
Mettete in una ciotola metà dell'acqua ed il lievito e fatelo sciogliere. Aggiungete una parte di farina poi unite le erbe aromatiche, il sale e l'olio.
Battete fino a quando la farina è stata assorbita, poi sempre battendo unite la rimanente farina e l'acqua. L'impasto deve essere tenero ma non appiccicoso. Mettete l'impasto sul tavolo, lavorate e battete fino a quando sarà vellutato. Mettete in una ciotola unta d'olio e fate lievitare per circa un'ora e mezza.
Rovesciate sul tavolo, lavorate brevemente e fate un filone, mettetelo nello stampo leggermente unto, fissate le punte fra loro formando un anello, coprite.
Fate lievitare 45-50 minuti finchè la cupola del pane esce dal bordo dello stampo.
Molto delicatamente pennellate con acqua, mettete in forno a 200° per 20', abbassate il forno a 180° e cuocete ancora 15'. A fine cottura togliete il pane dallo stampo, appoggiatelo sulla griglia e lasciatelo ad asciugare in forno ancora per 10-15 minuti. CHE PROFUMO ! e CHE SAPORE!

Pane alle erbe aromatiche delle sorelle Simili

Pane alle erbe aromatiche delle sorelle Simili

Pane alle erbe aromatiche delle sorelle Simili

Pane alle erbe aromatiche delle sorelle Simili

Pane alle erbe aromatiche delle sorelle Simili

Pane alle erbe aromatiche delle sorelle Simili

lunedì 23 settembre 2013

Arrosto si ma ...di lenticchie!

Sono sicura che i più ricorderanno Pollon, io l'adoravo e mi ha insegnato più lei sulla mitologia di quanto non abbia fatto il liceo classico qualche anno dopo. Altro che winx!
Comunque per chi avesse poca memoria, si tratta di un  cartone animato degli anni ottanta in cui la piccola protagonista, aspirante dea, era  solita canticchiare questa canzoncina per infondere l'allegria a chi l'avesse smarrita:
« Sembra talco ma non è
serve a darti l'allegria,
se lo mangi o lo respiri,
ti dà subito l'allegria! »
 Per il piatto che voglio presentarvi oggi  potremmo optare per una rivisitazione ed intonarla così :
 " sembra carne ma non è
serve a darti l'energia,
se la mangi e la digerisci
ti da subito l'allegria!"
Devo dire che se si vuole ridurre il consumo di carne oppure sedurre bimbi restii ai legumi questo arrosto si ma... di lenticchie! può rivelarsi un ottimo surrogato.
Propinato per cena l'altra sera è stato apprezzato anche da chi , come mio marito è sempre titubante di fronte a ciò che non rientra nei suoi schemi culinari.
La ricetta è tratta dalla rivista de " la prova del cuoco". BUONA RICETTA!

Ingredienti:

  • 400 gr. di lenticchie cotte
  • 2 cipolline fresche 
  • 100 gr. di gherigli di noci
  • 1 uovo
  •  sale e pepe q.b.
  • 50 gr. pane grattugiato
  • 500 gr. salsa pomodoro
  • 1 mozzarella 
  • olio extravergine d'oliva q.b.
Procedimento:
Tagliare grossolanamente una cipolla e far rosolare in una padella con olio evo. Aggiungere le lenticchie e farle insaporir qualche minuto.
Mettere i gherigli di noci nel mixer e tritarli. Spostare i gherigli in una ciotola e frullare le lenticchie. Mixare per qualche secondo, dopoché aggiungere l'uovo avendo cura di farlo assorbire bene.
Versare il composto in una ciotola ed aggiungere le noci. A poco a poco aggiungere il pane grattugiato fino a quando non avrà una consistenza solida. Salare e pepare.
Mettere il composto su carta da forno precedentemente oleata ed avvolgere l'arrosto con la carta, dando la forma di una caramella.
Sistemare l'arrosto in teglia e far cuocere in forno preriscaldato a 180° per 30'.
Sfornare e lasciare intiepidire prima di tagliare in fette piuttosto spesse che verranno predisposte in una pirofila con un fondo d'olio. Cospargere con salsa di pomodoro e mozzarella tagliata a pezzetti . Infornare per altri 10'. Servire l'arrosto caldo.


Arrosto si ma....di lenticchie!

Arrosto si ma....di lenticchie!

Arrosto si ma....di lenticchie!

Arrosto si ma....di lenticchie!

Arrosto si ma....di lenticchie!


giovedì 19 settembre 2013

Torta zebrata

Era una giornata come le altre con la sveglia alle 6:30 ed il caffè a letto del maritino. Sarebbe anche un gesto gentile ma......
Quando sai che si tratta di un sollecito elegante affinché  tu vada ad aprire il  bar casalingo e come il più puntuale dei clienti, ti vedi il suddetto marito vestito di tutto punto pronto per sorseggiare il suo cappuccino, quel caffè di cui sopra non è più così dolce ;-) .
Così come le altre giornate  si accompagnano le due manine all'asilo e si torna a casa. Come l'ho scritta sembra un'operazione semplice e veloce ma  vi assicuro che  è tutto più lento ma anche più allegro.
Così come gli uomini di un certo calibro aprono le pagine, ormai virtuali, dei loro quattro/ cinque quotidiani, io non posso più esimermi dal fare un giro fra vari blog e siti culinari alla ricerca di qualcosa da provare. Oggi mi son voluta cimentare nella torta zebrata. Mi raccomando non è una torta di difficile esecuzione ma è necessaria un pò di pazienza nel versare l'impasto nella teglia. Non vi nascondo che ho avuto la tentazione in alcuni momenti di fare una zebra a pois ;-) per accelerare i tempi. BUONA RICETTA!

Ingredienti:

  • 4 uova
  • 250 gr. zucchero
  • 300 gr. farina 00
  • 200 ml olio di semi
  • 250 ml di latte
  • una bustina di vanillina
  • 1 bustina di lievito per dolci
  • 2 cucchiai di cacao amaro
Procedimento:
Lavorare le uova con lo zucchero fino ad avere un composto spumoso. Aggiungere a filo il latte e l'olio e continuare a montare il tutto.
Mettere in una ciotola la farina setacciata, il lievito, la vanillina ed unire il tutto  (a pioggia) al composto continuando a lavorare con le fruste ( io la planetaria).
Separare in due ciotole l'impasto ottenuto ed in una delle due mettere il cacao amaro.
Dopo aver imburrato ed infarinato una teglia del dm di 24 cm iniziare l'operazione più delicata. Versare tre cucchiai del composto bianco al centro della teglia e tre cucchiai del composto al cioccolato sempre al centro della teglia, sopra quello bianco. Ripetere l'operazione fino all'esaurimento dell'impasto avendo cura di non muovere la teglia per distribuirlo.Tutto accadrà....una volta tanto ;-).
Ora in forno preriscaldato a 180° per 40' previa prova stecchino.

 Torta zebrata


 Torta zebrata

 Torta zebrata

 Torta zebrata

 Torta zebrata

 Torta zebrata

 Torta zebrata

 Torta zebrata

 Torta zebrata

 Torta zebrata

 Torta zebrata

 Torta zebrata









martedì 17 settembre 2013

Gateau di patate

E poi al mattino c'è la necessità di preparare la cena perchè preferisci portare le due manine al parco nel pomeriggio. La mia" casalinghitudine" almeno questo me lo permette ed io volentieri ne approfitto!
Mi viene in soccorso il gateau di patate, ma per me sarà sempre il "gattò" di certo meno elegante il suono ma senza perderne in gusto! Che volete farci in casa mia la lingua ufficiale era il dialetto napoletano. Si pensava in dialetto, si scherzava in dialetto tant'è che invece dell'inglese mio fratello ed io studiavamo l'italiano come lingua straniera ^_^. Ci si divertiva anche con la lingua e così "aspetta un momento" diventava "aspetta un monumento" e "non ti preoccupare " diventava " non ti percocare" ( da  percoca :varietà di pesca). Che ricordi! Che risate!
Ora vi auguro un BUONA RICETTA e se vi posso dare un consiglio accompagnate questo "gattò" con una fresca insalatina.

Ingredienti:
  • 1 kg di patate
  • 50 gr. parmigiano
  • 2 uova
  • noce moscata
  • sale q.b.
  • 250 mozzarella ( se volete potete sostituirne 100 gr. con della scamorza affumicata)
  • noce di burro 
  • pangrattato q.b.
  • 150 gr. di mortadella o prosciutto cotto, per chi lo desidera ma in questo caso io non li ho messi
Procedimento:
Cuocere le patate in acqua salata per circa 40 minuti ( la prova forchetta in questo caso può essere un ottimo indice di cottura ). Non appena sarà possibile, onde preservare l'integrità delle mani, spellare le patate e schiacciarle con uno schiacciapatate in una grande ciotola.
Unire il parmigiano, le uova, la noce moscata, il sale e non appena sarà tutto amalgamato, la mozzarella ben sgocciolata e gli affettati per chi avesse cliccato sull'opzione " più ci metto e più ci trovo".
Imburrare una pirofila adatta per il forno e cospargerla con del pangrattato.Versare il composto e dopo averlo livellato ricoprire con del pangrattato, un pò di parmigiano e qualche fiocchetto di burro.
In forno preriscaldato a 180° per 30'.
Piccole annotazioni:

  1. servire il "gattò" solo dopo averlo fatto riposare fuori dal forno per una ventina di minuti. Deve essere tiepido per assaporarne i sapori.
  2.  Si può anche congelare in vaschette monoporzioni da scongelare all'occorrenza.
  3. A molti sembrerà superfluo ma son certa che lo ritroverà utile quella mamma che visitando il mio blog ha la voglia di far assaggiare ogni cosa al proprio bimbo ma contemporaneamente la paura che sia troppo piccolo per la mozzarella filante! Io ho sempre preparato le stesse cose alle mie piccole manine sia per un discorso di nuovi sapori, e mi piace pensare che anche per questo non ho avuto grandi problemi con l'alimentazione , sia per farla mangiare con e come "i grandi". Comunque ho sempre fatto un piccolo "gattò" anche per lei sostituendo la mozzarella filante con i cubetti di prosciutto cotto.

gateau di patate


gateau di patate

gateau di patate

gateau di patate

gateau di patate

gateau di patate

gateau di patate








venerdì 13 settembre 2013

Pangoccioli di Anna Moroni

Le due manine hanno iniziato il loro ultimo anno d'asilo. Quest'anno nello zainetto niente capricci ma solo tanto entusiasmo e voglia di cominciare, un saluto veloce ai suoi genitori ( eh già per non smentire nessun luogo comune il primo giorno dell'ultimo anno d'asilo i genitori di figlia unica accompagnano la loro pargola in classe. Ma siamo stati bravi nessuna foto  ^_^), dicevo, un rapido saluto e viaaaaa si raggiungono i compagni di mille avventure immaginarie.
Mi rendo conto che sono sempre meno "ine" quelle mani, che sono sempre meno impiastricciate e che sono sempre più organizzate e coordinate.
Comunque con l'inizio dell'anno scolastico riaffiora prepotente la necessità, che per l'occasione va a braccetto con il piacere di far trovare alle due manine qualcosa di buono da afferrare al loro rientro. Una delle sue merende preferite sono i pangoccioli, ed allora mi metto all'opera.
Mi metto alla ricerca di una ricetta valida da sperimentare e nel volgere di poco mi ritrovo il desktop pieno di ricette , si lo so non è la maniera migliore per "salvare" ricette ma almeno in questa fase mi concedo un pò di quell'approssimazione che col mio carattere ha poco da spartire .
Non tutte le ciambelle escono col buco, verissimo! ma nemmeno tutti i pangoccioli sono soffici allo stesso modo! così mi son ritrovata a provare più volte fino a trovare la ricetta che vado a condividere volentieri con voi.Unica avvertenza prima di lasciarvi sbirciare nella credenza alla ricerca di tutti gli ingredienti è di lasciarne qualcuno per la merenda dei pargoli ;-) BUONA RICETTA!
Ingredienti:

  • 250 gr. di farina manitoba
  • 250 gr di farina tipo 00
  • 250 gr. latte
  • 50 gr. zucchero
  • 1 cubetto di lievito di birra
  • 25 gr. di burro
  • 1 uovo intero + 1 tuorlo
  • 100 gr. di gocce di cioccolato
  • un pizzico di sale
Procedimento:
Mescolare in una ciotola il latte, il lievito e lo zucchero.
Aggiungere il latte al centro della farina disposta a fontana sulla spianatoia oppure in una ciotola. Unire l'uovo ed il tuorlo, precedentemente sbattuti, il sale ed il burro ammorbidito.
Infine unire le gocce di cioccolato ( c'è chi mette le gocce di cioccolato in frigorifero prima di utilizzarle onde evitare che si sciolgano). Impastare bene.
Far lievitare per 40' circa poi staccare delle palline non grandi ( prendere l'impasto con una mano e far uscire la quantità d'impasto necessaria fra pollice ed indice ) e metterle ben distanziate sulla leccarda del forno ricoperta con carta.
In forno preriscaldato a 180° per 20'.

Pangoccioli di Anna Moroni

Pangoccioli di Anna Moroni


martedì 10 settembre 2013

Pane casareccio di Bonci

Un tempo c'era, tra gli altri, il panettiere di fiducia.
Ricordo come fosse ieri quando andavo a comprare il pane. Avevo le mie monetine strette nel pugno della mano nel tentativo di non perderne nessuna e deludere le aspettative di mia madre,che nel salutarmi , si raccomandava di riportare il resto. Tagliavo il traguardo del panificio, ma solo dopo aver "litigato" quei cinque minuti buoni con quelle tende di plastica a strisce colorate poste all'ingresso del negozio e che ti attanagliavano in una morsa subdola.
Giunta davanti al bancone mi posizionavo a latere, perché davanti non si sarebbe mai accorto della mia presenza (non è che ora chissà quanto sia alta ma all'epoca avevo dalla mia l'età. Avrò fatto la seconda, la terza elementare) .
Era finalmente il mio turno e bastava che mi guardasse per sapere quale pane volevo grazie  a quelle relazioni interpersonali che un tempo, avevamo il tempo ( lasciatemi passare il gioco di parole) di coltivare.
Arriviamo ai giorni nostri. Non sempre e non ovunque, spero! ma nella maggior parte dei casi c'è il banco del pane confezionato afferri una busta e la metti nel carrello. Vogliamo parlare del prezzo ? Meglio di no, ci ritroveremmo a far congettura di ogni sorta sulla crisi e le sue conseguenze.
Fatto sta che ormai da quest'inverno mi son messa a panificare con ottimi risultati sia per il palato che per la tasca. La ricetta è di Bonci, ed a parte le ore di lievitazione ,non richiede particolari abilità per cui vi esorto a provare, a sperimentare le farine diverse, io ho fatto pane integrale, pane al kamut , pane bianco... BUONA RICETTA!

Ingredienti:

  • 500 gr. fariana tipo 0
  • 500 gr. farina integrale
  • 700 ml acqua a temperatura ambiente
  • 15 gr. sale 
  • 7 gr. lievito secco ( una bustina) oppure 200 gr. lievito madre  ( io utilizzo questa seconda opzione)
  • possiamo aggiungere un cucchiaio di malto d'orzo per aiutare la lievitazione
Procedimento:
Far sciogliere il lievito nella metà dell'acqua. Mettere le farine in una ciotola, versare l'acqua e lavorare. Aggiungere anche l'acqua nella quale abbiamo sciolto il lievito ed amalgamiamo il tutto.
Aggiungere il sale, mi raccomando solo a questo punto altrimenti andrebbe ad incidere sul buon lavoro che deve fare il lievito.
Continuare la lavorazione dell'impasto sulla spianatoia infarinata.
Anche se l'impasto risulta morbido ed appiccicoso non aggiungere altra farina!
Riporre il panetto in una ciotola precedentemente oleata con olio d'oliva ed una volta chiusa ermeticamente  ( io metto la  pellicola per chiudere il contenitore e ricopro con un canovaccio) la lasciamo lievitare per circa 6h in un luogo al riparo da correnti d'aria, poi in frigorifero nella parte bassa per 12h , ed infine 4-6h di nuovo a temperatura ambiente.
Prendere l'impasto lievitato ed  adagiarlo sulla spianatoia infarinata. Dividere in due panetti da lavorare separatamente. Stendere con le mani  dandogli la forma di un rettangolo. Piegare i due angoli  del lato più piccolo verso l'interno ed arrotolare verso il centro per dare la forma del filone     ( non temete ho messo le figure ed è più semplice a farlo che a spiegarlo) .
Mettere i due filoncini in uno stampo da plumcake sul quale avrete messo un panno infarinato.
Lasciare riposare altri 20'.
Girare lo stampo sulla teglia del forno ricoperta dalla carta da forno e praticare delle incisioni con un coltello ben affilato.
Accendere il forno al massimo. Non appena raggiunge la temperatura, infornare e portare la temperatura a 200° affinché, come dice Bonci, il pane sia coccolato dal calore.
Lasciare cuocere per 45'.
...sembra già di sentire l'odore....

Pane casareccio di Bonci


Pane casareccio di Bonci

Pane casareccio di Bonci

Pane casareccio di Bonci

Pane casareccio di Bonci

Pane casareccio di Bonci

Pane casareccio di Bonci







domenica 8 settembre 2013

Tiramisù alle noci

Il Lunedì parlare di tiramisù può essere letto come un auspicio ad iniziare la settimana col piede giusto. Eccomi perciò qui a raccontarvi del mio tiramisù alle noci.

....Domenica sera : pizza = Domenica a pranzo : X ..... trovandomi di fronte un'equazione siffatta non avrei avuto alcuna esitazione nel dare un volto al valore dell'incognita ai tempi della scuola. Ed invece ricordo ancora il trascorrere del tempo durante il compito in classe e quell'incognita morigerata che tale si ostinava a rimanere. A casa mia prima, ma anche a casa mia ora il pranzo della  Domenica  termina sempre con un dolce. Anche quando non ci sono ricorrenze particolari da sottolineare! Se poi c'è un compleanno da festeggiare allora mani e manine iniziano a sfregarsi alla ricerca di un'idea da realizzare.
Stavolta il festeggiato in questione (il mio adorato cuginetto col quale ho trascorso ore interminabili  a fumare sigarette fra una versione e l'altra sperando che nessuno si accorgesse di quella cappa di fumo che grottescamente avevamo cercato di occultare, compagno di chiacchierate un tempo così come ieri pomeriggio) è stato esaustivo nel chiedere un tiramisù. L'unica difficoltà è stata la battaglia iniziata con la palpebra calante sabato alle 23:00, ora in cui ho potuto mettere mano alla torta a causa di una festa alla quale le due manine mie complici erano state invitate!! Un tempo, ora non più, le feste a quell'età iniziavano e terminavano alla luce del sole! Fortuna trattandosi di un tiramisù, l'odore del caffè è riuscito a mantenere sveglio l'unico neurone che aveva deciso di collaborare ^_^.
Il tiramisù è di Sergio Barzetti per cui una garanzia quando si decide di  non essere banali. L'unica precisazione riguarda la composizione. Ho"montato" il dolce in una teglia con cerniera del diametro di 26 cm ed il bordo è stato rivestito con biscotti Togo. Ho aperto la cerniera solo poco prima di servire il tiramisù. Per i bimbi la bagna è costituita da latte e cacao. Mi congedo augurandovi come ormai mio solito BUONA RICETTA!

Ingredienti:
  • 400gr. mascarpone
  • 1 confezione di savoiardi
  • mezzo bicchiere di latte
  • 50 gr. zucchero semolato
  • 150 gr. gherigli di noci
  • cacao amaro q.b.
  • 80gr. zucchero a velo
  • 2 bicchieri di caffè 
  • un pizzico di sale
  • 4 uova
  • 1/2 bicchiere di nocino
Preparazione:
Frullare nel mixer i gherigli di noci.
Montare a neve gli albumi con lo zucchero a velo ed i tuorli con lo zucchero semolato ed un pizzico di sale.
Unire dapprima il mascarpone e far amalgamare bene, poi aggiungere gli albumi montati a neve ferma e  per ultime le noci tritate.
In una terrina mettere il nocino, il latte ed il caffè ed iniziare a bagnare i savoiardi ( io faccio fare ai biscotti una piroetta veloce).
 Comporre il dolce alternando savoiardi , la crema al mascarpone e noci ed il cacao amaro oppure la  salsa al cioccolato http://cucinabitabile.blogspot.it/p/ricette-di-base.html.
Mettere in frigo per almeno 6 h.

Tiramisù alle noci

Tiramisù alle noci

Tiramisù alle noci




Tiramisù alle noci

Tiramisù alle noci per bimbi



mercoledì 4 settembre 2013

Dolcetti simil Rocher con Kellogg's

A.A.A. cercasi dolcetto veloce e di facile realizzazione.
No perditempo privo di gusto!
 Richiesta bella presenza per partecipare ad eventi mondani  quali feste di compleanno per bimbi e "meno bimbi", addii al nubilato/celibato oppure inviti a cena, è necessario che sappia adattarsi anche a situazioni più informali quali merende fra bambini oppure un tè con le amiche.
Si richiede, inoltre, disponibilità alle trasferte per cui è necessario che sia di facile trasporto.
Questo potrebbe essere l'annuncio per i dolcetti simil rocher con Kellogg's che vi presenterò stasera. Non si richiedono particolari doti culinarie per questa ricetta ma una grande forza di volontà perchè dopo aver ceduto alla tentazione di prenderne uno, difficilmente riuscirete a resistere alla tentazione di un altro... un altro ancora....ancora un ultimo....l'ultimissimo ....BUONA RICETTA!
Ingredienti:

  • 1 scatola di kellogg's ( quelli classici)
  • 500 gr. cioccolato misto ( bianco, al latte, una minima parte fondente)
  • 300 gr. di granella di nocciole
  • 2-3 cucchiai di nutella 
  • zucchero a velo
  • pirottini
Procedimento:
Cospargere con un filo d'olio il recipiente nel quale saranno sciolti a bagnomaria il cioccolato e la nutella.
Non appena sarà sciolto, aggiungere i kellogg's  poco alla volta avendo cura di mescolare delicatamente con una palettina di legno fino a quando i cereali non saranno completamente ricoperti.
Aggiungere infine la granella di nocciole.
Mettere nei pirottini di carta e quando  si saranno completamente raffreddati cospargere con lo zucchero a velo.

dolcetti simil rocher con kellogg's
dolcetti simil rocher con kellogg's




martedì 3 settembre 2013

Parmigiana di coste di bieta e grissini

Tre ...due ...uno...Viaaaa!
 Le ricette si preparano sulla linea di partenza per il podio di stasera. Chi avrà la meglio?
La più veloce? (da fare s'intende); la più calorica (o mamma visto il peso difficilmente taglierà il traguardo!); l'evergreen culinario? (per la serie "parliamo come mangiamo": una ricettina di base) , il dolcetto sfizioso? ( si, ha buone chanches : gustoso e veloce allo stesso tempo. Connubio ricercato dai più). Siamo al rush finale...Ecco, la gara è finita .... The winner is....che silenzio in platea!....
The winner is:.... LA PARMIGIANA DI COSTE DI BIETA E GRISSINI!....
Pensate la davano per perdente e non l'avevo nemmeno citata, ma che volete farci la storia è piena di perdenti la cui tenacia e fiducia nelle proprie capacità finisce per cambiare le sorti di un destino segnato, almeno in apparenza!
 Si vede che sono reduce di un pomeriggio con le altre due manine a vedere Turbo??? ^_^
Questa ricetta è di Sergio Barzetti de "la prova del cuoco", come ogni sua creazione , consta di più fasi ma ne vale la pena davvero perchè anche bimbi ed adulti reticenti alle verdure ( non è il caso dei miei clienti fissi*: onnivori DOP!) si ricrederanno.


* "clienti fissi": Mia madre era solita chiamarci scherzosamente in questo modo perchè puntuali all'ora di pranzo e cena eravamo seduti in attesa delle portate ( a casa nostra primo ,secondo e contorno a pranzo e cena. Povera mamma!) e diceva che cucinava bene perchè altrimenti avrebbe perso i suoi clienti ^_^ . Dopo il ricordo-time non mi resta che augurarvi BUONA RICETTA !

Ingredienti (6 persone):

  • 2 cespi coste di bieta
  • 150 gr. di prosciutto cotto
  • 150 gr. parmigiano grattugiato
  • 200 gr. formaggio Casera (io ho messo la scamorza)
  • grissini q.b.
  • 50 gr. burro
  • 2 foglie di alloro
  • 1 fetta di limone
  • un pizzico noce moscata o pepe bianco (facoltativi)
Procedimento:
 Tagliare le coste di bieta separando le foglie dalla parte bianca che verrà divisa in tre parti.
Lessare per 15 minuti le coste nell'acqua in cui avremmo messo la foglia d'alloro e la fetta di limone. Spegnere e lasciare così per 5'.
Togliere le coste ma non buttare l'acqua!
Tagliare le foglie a listarelle e metterle in padella con il burro per circa 6-7 minuti. Aggiungere un pò d'acqua di cottura delle coste e lasciar cuocere per altri 6'.
Frullare le foglie con il  parmigiano, un pizzico di noce moscata o di pepe bianco, il sale ed ancora un pò d'acqua di cottura ( metterne poco alla volta altrimenti si corre il rischio di fare una salsina troppo liquida).
Ora iniziare a comporre la parmigiana. Imburrare una pirofila e sbriciolare sopra qualche grissino. Disporre il prosciutto cotto, le coste, la salsina delle foglie, il parmigiano, il casera ( io scamorza), ripetendo gli strati di nuovo  partendo dal prosciutto. L'ultimo strato deve essere fatto da casera ( io scamorza), prosciutto e grissini.
Mettere in forno preriscaldato a 180° per 25'-30'.
parmigiana di coste di bieta

parmigiana di coste di bieta


parmigiana di coste di bieta

parmigiana di coste di bieta